lunedì 13 gennaio 2014

Pesca Surfcasting Alla Leccia Amia

Il surfcasting è tra le tecniche di pesca da terra, la disciplina che più ci consente di pescare i grandi predatori del sotto costa. La leccia amia è probabilmente la preda più grossa che ci possa capitare pescando dalla spiaggia. Essa presenta un corpo compresso lateralmente, è di colore argenteo e verde sul dorso. E' un predatore molto vorace e si ciba perlopiù di altri pesci e nel periodo estivo-autunnale quando si avvicina alla costa, la si può vedere rincorrere i cefali nei porti, nelle foci e addirittura a pochi metri dal bagnasciuga. Può raggiungere i 2 metri di lunghezza e in alcuni casi può superare i 30 kg di peso. 

Se vogliamo impostare la nostra battuta di pesca a surfcasting, mirata alla cattura della leccia amia, dobbiamo prima di tutto avere delle attrzzature adeguate per contrastare la potenza del pesce e dobbiamo preparare tutto con molta cura: montature, terminali, ecc.
La nostra postazione la monteremo in prossimità delle foce dei fiumi, perché in queste zone la leccia si avvicina fino a pochi metri dalla riva in cerca di piccoli cefali, aguglie e leccie stella. Nel caso avessimo la fortuna di allamare un esemplare di grosse dimensioni, per salparlo il più delle volte dovremo entrare in acqua ed usare il raffio

Nella preparazione della montatura, dovremo usare fili di generose dimensioni. Quella più indicata allo scopo sarà con piombo terminale fisso da 150 grammi, munita di terminale alto sul trave. Gli ami robusti, in acciaio e di dimensioni adeguate all'innesco.
Ovviamente la soluzione più valida per pescare la leccia amia è quella di utilizzare l'esca viva, perché questi predatori sono molto diffidenti. In questo caso è necessario usare una montatura con piombo derivato. Se ci troviamo su spiagge con fondali profondi, potremo utilizzare la tecnica della teleferica

Tra le esche vive che possiamo utilizzare di sicuro l'innesco del cefalo è quello più efficace. Useremo un finale a doppio amo, di cui uno lo fisseremo sul labbro superiore del cefalo, l'altro a ridosso della pinna anale. 
Nel caso in cui dovremo lanciare l'esca viva, nel lancio non forziamo, ma accompagnamo la gittata con un movimento dolce e progressivo della canna. D'obbligo l'impiego di piombo derivato.
Invece se non utilizzeremo l'esca viva, prepariamo grossi bocconi: sarde intere, calamari, seppie o grosse trance di cefalo. Nella preparazione dell'innesco facciamo in modo che l'amo dovrà sparire copletamente all'interno dell'esca, perché come accennato in precedenza, la leccia amia è vorace, ma allo stesso tempo molto sospettosa.



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