lunedì 30 maggio 2011

Pescare Con La Bolognese Dalla Scogliera

In Italia sono quasi 8000 i chilometri di costa caratterizzati da scogliere naturali. Le scogliere che possiamo incontrare sono di diversa natura: c'è quella alta che si affaccia a strapiombo sul mare, caratterizzata da un fondale profondo(buona per praticare il rockfishing) e poi c'e la scogliera bassa, adatta alla pesca con la canna bolognese, perché presenta fondali discretamente profondi,ma che degradano più dolcemente tra rocce e canali.
Per pescare con la bolognese dalla scogliera,abbiamo quindi il bisogno di trovarci un buono spot su una scogliera bassa.
Sceglieremo la lunghezza della canna in base alla profondità dell'acqua, quindi mediamente tra i 5 e i 7 metri. Andremo a pescare tra buche e anfratti,alla ricerca di cefali,occhiate, aguglie e boghe di giorno,e con un po di fortuna anche qualche orata. Stessa cosa faremo di notte alla ricerca di spigole e saraghi,che però durante le scadute possono abboccare anche di giorno.
I mulinelli, li caricheremo con nylon dello 0,16-0,18.
I galleggianti da 1 grammo fino a  4 grammi se dobbiamo lanciare più in lontananza,di forma affusolata se il mare è calmo,più tondeggianti se l'acqua è mossa. La piombatura a scalare, in modo che la nostra esca arrivi sul fondo in leggerezza,così da non insospettire i pesci.
Il terminale 0,10-0,14 preferibile in fluorocarbon.
L'esca universale dalla scogliera è il bigattino,catturante per tutti i pesci sopra menzionati.
Gli ami, sempre di buona qualità, di misure dal 16 al 20.
Se utilizziamo il bigattino come esca,questo può essere utilizzato anche come pastura. Se stiamo insidiando cefali e salpe useremo come pastura uno sfarinato a base di formaggio. Per le boghe e aguglie le sarde triturate manterranno il branco sempre attivo.

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